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Un ponte per

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La FAI e Un Ponte Per – Medio Oriente

Un ponte per… è unʼassociazione di volontariato per la solidarietà internazionale nata nel 1991 subito dopo la fine dei bombardamenti in Iraq e lʼinizio dellʼembargo, con lo scopo di promuovere iniziative di cooperazione a favore della popolazione irachena colpita dalla guerra.

Da allora lavora per prevenire nuovi conflitti, in particolare in Medio Oriente attraverso campagne di informazione, scambi culturali, interventi civili di pace, progetti di sostegno umanitario e cooperazione internazionale, sempre in stretta collaborazione con le organizzazioni della società civile dei paesi in cui opera.

Dopo la guerra in Iraq del 2003, Un ponte per, ha avviato iniziative a sostegno della società civile irachena, impegnata a proteggere il patrimonio culturale, i diritti umani ed ambientali, a tutelare le minoranze, la libertà di espressione e associazione, la cultura della nonviolenza.

Dal 2009 sostiene lʼIraqi Civil Society Solidarity Initiative (ICSSI), una coalizione di organizzazioni della società civile irachena ed internazionale che porta avanti numerose campagne, ed annualmente organizza una conferenza internazionale con attivisti per i diritti umani, giornalisti, sindacalisti, associazioni di donne, rappresentanti delle Ong provenienti da tutto il paese. Dal 2013 questo percorso si è trasformato nel Forum Sociale Iracheno.

Tra le principali campagne di ICSSI che Un Ponte per ha sostenuto: “Shahrazad”, per la difesa dei diritti delle donne, e “Save the Tigris and Iraqi Marshes”, per la salvaguardia del patrimonio culturale.

Lʼiniziativa “Save the Tigris and Iraqi Marshes”, per la salvaguardia del patrimonio ambientale iracheno, delle risorse acquifere, del fiume Tigri e delle Paludi Mesopotamiche, ha ottenuto il grande risultato dell’inserimento delle Paludi nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 2016, grazie al lavoro degli attivisti.

Dal progetto di ICSSI, nel 2016 è nato il programma triennale “Sentieri di coesistenza in Mesopotamia e Medio Oriente” che mira al superamento delle fratture sociali e culturali causate dalla guerra e da Daesh (IS) in Medio Oriente, favorendo la coesione sociale e la costruzione della fiducia tra comunità che vivono lungo i fiumi della Mesopotamia (in Iraq, Siria e Turchia) e nei paesi della regione che ospitano il maggior numero di profughi (Libano e Giordania).

Le Organizzazioni della Società Civile Irachena, le dirette beneficiarie di questi progetti, spesso mancano di una visione strategica nellʼorganizzazione delle campagne, visto le precarie condizioni di sicurezza che inducono a lavorare come se fossero in emergenza continua. Hanno quindi bisogno di spazio per far crescere insieme le loro capacità di advocacy e comunicazione. Purtroppo, però è molto più facile ricevere fondi da donatori internazionali per assistenza umanitaria focalizzata sulle emergenze, piuttosto che per progetti che mirano a un cambiamento strutturale, centrati sui problemi dello Stato Iracheno e della società, che sono le cause alla base della crisi.

LʼAFFIANCAMENTO DA PARTE DELLA FAI:

La FAI in questi anni e fin dal 2009, ha scelto di stare a fianco ad Un ponte per e sostenere tramite lʼICSSI la crescita delle associazioni che con coraggio e determinazione lavorano per difendere i diritti umani, per rafforzarne le capacità e le leadership comunitarie, la capacità di gestione dei conflitti ed il miglioramento delle relazioni inter-comunitarie.

La strada verso la pace è lunga, ma passa da qui, la costruzione di un futuro di pace e coesistenza inizia dal dialogo.

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